Azione Cattolica, le parole del presidente Russo in apertura d’anno associativo

Edoardo Russo, presidente dell’Azione Cattolica diocesana

“La prima responsabilità che la comunità cristiana deve assumersi è quella di analizzare obiettivamente la situazione del proprio paese e individuare le scelte e gli impegni da prendere per abitare le trasformazioni sociali, politiche ed economiche”. Così Edoardo Russo, presidente diocesano dell’Azione Cattolica, interviene alla giornata di inizio anno associativo svoltasi sabato 28 settembre presso la gremita Sala Melozzo. “In questo tempo, siamo chiamati a leggere in maniera condivisa la realtà per coglierne i connotati fondamentali, individuare le sfide principali e discernere come contribuire a indirizzarne gli sviluppi”.

Un compito che non può essere semplicemente delegato a qualcuno perché è di tutti i credenti, è una responsabilità che per poter essere esercitata implica la necessità di mettere a punto strumenti, spazi e occasioni appropriate. Chiede di educare la comunità alla fatica del discernimento: “discutere senza lacerarsi, giudicare senza semplificare, scegliere senza assolutizzare”. E ancora più a monte chiede di “formare ciascun credente, a ogni età e in ogni condizione, al valore e al significato del Bene Comune.”

Non è possibile sottrarsi al dovere di un serio confronto circa le principali questioni che il tempo attuale propone, ma occorre confrontarsi con le concrete contingenze della storia crescendo e comprendendo che la pluralità delle scelte e delle posizioni politiche interne al mondo ecclesiale possa rappresentare una ricchezza, e non solamente una difficoltà. È a queste condizioni che la comunità cristiana potrà continuare ad abitare il tempo attuale con la capacità di offrire alla società di oggi il lievito di una visione dell’uomo e della società, un senso del bene e della giustizia e un impegno concreto per la realizzazione di una convivenza umana più giusta, più libera, più fraterna.