“Dante. Tòta la Cumégia”, torna la maratona della lettura della “Commedia”

Il programma di eventi promossi dall’associazione culturale Direzione 21, dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e dal Comune di Forlì, con la collaborazione di vari enti e col contributo di numerosi sponsor, si conclude sabato 8 giugno, a partire dalle ore 8.30 accanto al campanile di San Mercuriale, sotto la lapide del “sanguinoso mucchio”, con la maratona di lettura integrale della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Fra i numerosi eventi già realizzati vanno ricordati lo spettacolo musicale “Durante” degli Equ e le conferenze di Alberto Casadei, Federico Bellini e Gianfranco Bendi. L’ultima conferenza in programma si tiene a Palazzo Romagnoli, giovedì 23 maggio alle 18.00, sul tema “Sanguineti, riscrittore di Dante”, a cura di Cesare Pomarici. All’evento si aggiunge, il 28 maggio alle 20.30, “Un itinerario nella Forlì dantesca”, a cura di Marco Viroli e Gabriele Zelli, con ritrovo sotto il campanile di San Mercuriale.

“Forlì – le parole sono di Marco Viroli – è la prima città in cui Dante trovò rifugio dopo l’esilio, venedo così considerata, a tutti gli effetti, una città dantesca al pari di Firenze, Ravenna e Verona. Dopo le condanne del 1302, in seguito agli scontri politici che imperversavano a Firenze, Dante venne condannato al rogo e alla distruzione delle sue proprietà. Il poeta riuscì a fuggire e giunse prima ad Arezzo poi a Forlì, dove fu più volte ospite della famiglia Ordelaffi. I luoghi forlivesi in cui fu presente il poeta partono da Porta Schiavonia, dove sulla facciata di un edifico, in una lapide, sono riportati i suoi versi. Il percorso prosegue in via Curte, all’ex Monastero della Ripa, dove esisteva la ‘Contrata florentina’, e al palazzo Paulucci di Calboli dall’Aste, su cui è posta una lapide con una citazione dantesca”.

Il momento clou delle manifestazioni è la quinta edizione di “Dante. Tòta la Cumégia”, in programma l’8 giugno. La grande maratona dantesca avrà una durata di 16 ore consecutive, con la lettura di tutti i 100 canti della Divina Commedia alla presenza dei cittadini e con la partecipazione alla lettura di centinaia di persone, tra cui parecchie classi di studenti e volontari appartenenti a varie età, razze e anche persone di lingua straniera che, come è avvenuto in passato, leggeranno il canto scelto secondo la traduzione nella propria lingua (italiano, dialetto romagnolo, francese, inglese, spagnolo, portoghese, russo, armeno, arabo, ecc.). La lettura è preceduta da audizioni tenute da Franco Palmieri, direttore artistico dell’evento, alla Fabbrica delle Candele e al centro culturale Orto del Brogliaccio.

“La poesia – ha precisato Franco Palmieri – risveglia il sentimento umano. Il progetto ha ottenuto un forte consenso popolare, facendo emergere ancor di più lo splendore di questa eredità dantesca”. Anche l’edizione 2019, come le precedenti, è dedicata alla memoria di Andrea Brigliadori.