Teatro Mentore di Santa Sofia, gli Equ portano in scena la loro Divina Commedia

Sabato 15 dicembre, alle ore 21.00, gli Equ tornano a calcare il palco del Teatro Mentore di Santa Sofia con il loro ultimo lavoro, “Durante”, commissionato da Ravenna Festival per l’edizione 2018 degli spettacoli “Giovani Artisti per Dante” che si tengono ai Chiostri Francescani di Ravenna, a fianco della Tomba di Dante. In scena sabato 15 il cantante Gabriele Graziani, Vanni Crociani al pianoforte, tastiere e fisarmonica, Fabio Cimatti (sassofoni), Giacomo Toschi (sassofoni), Andrea Batani (trombone), Amedeo Santolini (chitarre), Alessandro Padovani (contrabbasso) e Mirko Berlati (batteria). Le musiche sono firmate da Vanni Crociani, il testo da Gabriele Graziani, con supervisione di Eugenio Baroncelli.

“Durante” è una rilettura surreale della Divina Commedia in tre narrazioni (Inferno, Purgatorio, Paradiso) intercalate da canzoni. “Nel bel mezzo di una mattina d’estate, mi sono ritrovato un buco al centro della testa”: così si apre il “Libretto distruzione” che gli Equ hanno preparato per i loro ascoltatori, mettendoli subito di fronte alla serie di giochi di parole con cui il protagonista di questo singolare viaggio nell’Oltremondo conduce la narrazione di un amore sì surreale ma che tutti avremmo potuto avere vissuto.

Lo sfortunato protagonista, reduce da un amore fallito, si ritrova un buco nella testa e, con un dito, tocca l’interno del proprio cervello. Nel contatto con le sue parti – l’emisfero non verbale e quello analitico, i lobi da cui dipendono funzioni visive e uditive – cambia la struttura del discorso della voce narrante, così anche le parole e le frasi mutano senso e significato. Alla base di questa visione c’è l’idea che in fondo non conosciamo nulla delle alchimie che si sprigionano nel cervello e di come si forma la vita umana. Il viaggio del protagonista si rivela essere un viaggio attraverso l’inconscio: si tende a dare per scontata la realtà acquisita con il ragionamento logico, mentre “Durante” invita a lavorare sul senso mutevole di ciò che viene percepito. La parola è la vera protagonista di questo viaggio, trasformata in una continua trasgressione delle regole.

Alla fuoriuscita del dito che tocca il cervello segue la formazione di un ematoma: il Purgatorio è il bernoccolo che si genera, è un monte, che non si tocca più dall’interno ma dall’esterno. Il narratore, allora, sposta l’attenzione dall’interiorità al presente, e prova la fatica del respiro e della salita. Con l’aiuto di Leopardi, incontrando i protagonisti di fiabe persi in intrecci sbagliati e due figure femminili, Anna, imprigionata nel suo specchio, e la saggia Beatrice, il protagonista riesce ad andare oltre l’ostacolo che lo aveva bloccato. “Il Paradiso è farsi attraversare” dice appunto Beatrice, indicando a “Durante” una possibile via d’uscita.

La musica di Vanni Crociani è al servizio della parola, asseconda la rima, l’assonanza, l’omofonia, la disgregazione delle sillabe e gioca con il ritmo della narrazione, sempre più serrato verso la fine, come una sorta di colonna sonora. In questa occasione, Crociani ha scritto per esteso tutte le parti, pensandole in una situazione “muta”, ma avendo in mente strumentisti ben precisi, con i quali collabora da tempo e di cui conosce lo stile e il contributo personale all’interno del gruppo. Per la prima volta i musicisti suonano dunque una parte scritta, come se fossero in un’orchestra, con l’eleganza della musica classica, passando da pagine in cui è richiesta grande precisione del suono a situazioni quasi rumoristiche, fino a momenti che sembrano richiamare l’elettronica, sebbene del tutto assente.

Lo spettacolo è compreso nei carnet “Cumulativo” e “Musica”. Per info e prenotazioni dei singoli biglietti: teatromentore@gmail.com; 349 9503847.