“Io non mi volto”, al via la terza edizione del concorso sulla legalità per le scuole

L’assessore Maria Grazia Creta

È in partenza la seconda edizione del progetto “Io non mi volto”, il concorso organizzato dall’Assessorato alla legalità e unità politiche giovanili del Comune di Forlì, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale di Forlì-Cesena. Il concorso è rivolto alle scuole secondarie di primo grado (classi prima, seconda e terza) e alle scuole secondarie di secondo grado (classi prima e seconda) del comune di Forlì.

I candidati, singoli o a gruppi – anche gruppi di classi – dovranno inoltrare la domanda di partecipazione entro le ore 13.00 del 30 novembre al loro dirigente scolastico. Potranno essere utilizzati vari linguaggi espressivi come saggi, racconti, poesie, video, opere di pittura o scultura, musica, cortometraggi, spot, pubblicità, grafica, attraverso vari modi compresa l’informatica. Il concorso fa parte del progetto della Regione Emilia-Romagna “Vitamina L(egalità)” ed ha lo scopo “di far riflettere i giovani – ha precisato Maria Grazia Creta, assessore alla legalità – su diritti e doveri di una vita civile e democratica e su che cosa significhi la legalità partendo anche da piccoli comportamenti quotidiani non ritenuti illegali, come l’imbrattamento di spazi pubblici o l’uso di un linguaggio discriminatorio”. Per non parlare poi di cyber bullismo, violenza di genere, uso di sostanze stupefacenti e alcol.

Una apposita commissione valuterà i lavori decretando i quattro vincitori, due per le scuole secondarie di primo grado e due per il secondo grado (i premi saranno pari a 1500 e 1000 euro). Inoltre, sarà assegnato anche un terzo premio di 500 euro. I materiali inviati entreranno a far parte degli archivi delle Politiche giovanili. “Parlando di Legalità – ha aggiunto Maria Grazia Creta – abbiamo attualmente in atto un progetto di ristrutturare due edifici in viale dell’Appennino di Forlì che sono stati confiscati tempo fa per restituirli ai cittadini come spazi di laboratori per giovani o di incontro per adulti”. Uno di questi spazi (viale dell’Appennino 282) confina con la Casa della legalità, al momento non ancora operativa, pur essendo in ottime condizioni dopo la ristrutturazione, perché ancora non è stato trovato un accordo con la Consulta.